Con la fine di Wimbledon, alcuni tennisti del circuito hanno deciso di proseguire la propria stagione su erba, prima di entrare nel pieno della seconda parte di stagione su cemento. Tra questi, c’è Felix Auger-Aliassime: il canadese ha scelto di disputare il quarto torneo su erba, dopo il Libema Open, Halle e Wimbledon.
Una decisione che è frutto della delusione arrivata dall’All England Club, dato che il numero uno canadese non è riuscito a superare il primo turno, venendo sconfitto dallo statunitense Cressy in quattro set.
A Newport, dove Auger-Aliassime è prima testa di serie del tabellone, c’è anche Andy Murray: anche il britannico ha scelto di proseguire su erba (evitando la parentesi terra rossa), arrivando già in quello che sarà la zona del mondo che ospiterà i prossimi Masters 1000 e, soprattutto, gli US Open.
Nella città statunitense, il tennista canadese ha raccontato un aneddoto che vede coinvolto proprio lo scozzese e che ha come tema la finale di Wimbledon.
L’aneddoto sulla finale di Wimbledon
Nell’intervista che precede l’inizio del torneo, Auger-Aliassime ha raccontato del pronostico fatto da lui e da Andy Murray per la finale di Wimbledon che vedeva protagonisti Novak Djokovic e Nick Kyrgios.
Entrambi puntavano sul serbo, ma diverso era lo score finale. “Prima della finale, ci allenavamo insieme e discutevamo di cosa pensassimo sarebbe successo e di come vedevamo andare la partita – ha raccontato il canadese a Tennis.com, come riportato da Sportskeeda – Parlare con una mente da tennista come la sua, è sempre bello.
Eravamo d’accordo. Ho previsto cosa è successo per Djokovic in quattro set. Andy ha pensato che forse in tre set. Ma sapevamo tutti che poteva essere complicato alla fine la giornata. Abbiamo visto che non è stata una partita facile, anche per chi ha vinto.
È stato interessante vedere cosa ne pensava Andy”. Durante l’intervista, Aliassime ha esaltato anche ciò che ha fatto l’ex numero uno del mondo a Wimbledon: “Djokovic, ancora una volta, facendosi avanti e mostrandosi per il campione che è, è stato davvero straordinario e ispirante”.