A metà tra un attico e una galleria d’arte tipicamente newyorchesi, il centro benessere, specializzato in agopuntura di Lisa Sumption, fondatrice di MOXI, è un tempietto urbano, affacciato su Broadway, consacrato alla cura del corpo e della mente. Fresco di restyling, lo spazio ricavato all’ultimo piano di un edificio mercantile del 1901 è stato ri-organizzato dal team di Frederick Tang Architecture in cima a una palazzina di 12 piani, tra le strade di SoHo. Dietro le ampie finestre che rivolgono lo sguardo sulla città, una famiglia di legni chiari, pietre e ceramiche dalle texture rassicuranti si distende per completare uno schema cromatico preciso – salvia, cipresso, rame, terracotta e pesca – scelto per il suo effetto calmante.
“Il colore è potente e volevamo essere strategici nel suo utilizzo“, ha raccontato Barbara Reyes, direttore degli interni di FTA. “Il verde è diventato la base della tavolozza, selezionato per la sua capacità di curare e creare il giusto equilibrio tra spirito e corpo”. Una versione più scura del lime è stata utilizzata nella promenade a tunnel da cui si accede alle diverse stanze, con l’obiettivo di restituire al luogo un carattere più intimo. Differenziando le nuance applicate alla parete, lo studio responsabile del progetto ha voluto segnalare anche visivamente le tappe del percorso rigenerativo. Passando dalla hall, unico punto di contatto corale, destinato all’incontro e alla socialità, si accede alla zona dedicata ai trattamenti, per poi finire sul retro dove un nuovo ufficio affianca una zona ristoro per il personale, un bagno e una spezieria.
Un corridoio lungo e ampio si estende quindi dalla reception, aprendosi sotto un arco a botte che riflette le arcate delle finestre anteriori. Dipinto di verde intenso, il cambiamento di colore – da chiaro a più saturo – indica un movimento verso spazi più raccolti: le stanze per i trattamenti individuali si estendono così da entrambi i lati. A dominare su tutto appare il lucernario originale che si erge al centro del layout, fungendo da fulcro organizzativo. “Abbiamo trasformato l’area sottostante in un passaggio allargato, pensato come un atrio o un cortile attorno al quale si organizzano altri sistemi abitativi”, ha spiegato Tang. Prendendo spunto dalla forma arrotondata del lucernario, FTA ha ammorbidito anche gli angoli dell’androne e, di conseguenza, la geometria complessiva dello spazio.
Allo stesso modo, ciascuna delle stanze destinate ai singoli trattamenti utilizza pennellate di nuance morbide e coinvolgenti per indicare le diverse terapie. Ognuna di esse sfoggia una carta da parati dégradée che aiuta a orientarsi e a personalizzare l’esperienza. “Sfumata è perfetta perché significa trasformazione”, ha aggiunto Reyes. “Il punto più scuro è stato collocato alla base del pavimento e il punto più chiaro verso il soffitto, creando un’ascesa cromatica che, per esempio, va dal terracotta al pesca pallido o dal viola intenso al rosa tenue”.
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