Chiss se davvero a Dante Alighieri, sulla via di fuga da Firenze dopo l’esilio, fu rubato il cavallo proprio in questo paese dell’Alto Mugello al confine tra Toscana ed Emilia Romagna. Al Sommo Poeta che si lamentava del furto, gli abitanti di questo luogo di quiete boschiva e generosi castagneti, rimbeccarono corrucciati di essere tutti gentiluomini, offrendo un assist irresistibile all’autore della Divina Commedia che avrebbe argutamente a sua volta replicato: S, galantuomini, ma-radi!. La relazione tra Marradi e i poeti continu a essere un po’ combattuta: Dino Campana, che nacque qui nell’agosto del 1885, manifest amore solo a tratti verso questo piccolo universo appenninico che gli stava stretto ma di cui in fondo la sua poetica dei Canti Orfici era figlia. In Marradi (Antica volta. Specchio velato) scrive: Il mattino arride sulle cime dei monti. In alto sulle cuspidi di un triangolo desolato si illumina il castello, pi alto e pi lontano. Venere passa in barroccio accoccolata per la strada conventuale. Il fiume si snoda per la valle: rotto e muggente a tratti canta e riposa in larghi specchi d’azzurro: e pi veloce trascorre le mura nere (una cupola rossa ride lontana con il suo leone) e i campanili si affollano e nel nereggiare inquieto dei tetti al sole una lunga veranda che ha messo un commento variopinto di archi!.
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Nel cuore dell?Appennino
La colletta per stampare i Canti Orfici e il Centro Studi
Furono in ogni modo i suoi concittadini a mettere a disposizione il denaro necessario per stampare i Canti Orfici e adesso a Dino sono dedicati percorsi di trekking — Campana amava molto camminare, non aveva in pratica mai pace nei suoi spostamenti continui —, un centro studi. Come non essere attratti, dunque, qui, giungendo magari a bordo del Treno di Dante, sulle carrozze in legno cos fan e affascinanti che partono da Firenze, dalle liriche di Campana. Per poi scoprire questo borgo che nella castagna marrone ha il suo frutto, insieme appunto alla poesia, pi gustoso da offrire. E poi c’ il paesaggio verginale di cui godono i quasi tremila abitanti ai quali il versante romagnolo dell’Appennino dona un’idilliaca, intima relazione con la natura. Certo, in passato, vista la posizione geografica centrale, non sono mancati i tempi cupi: alla Battaglia delle Scalelle dedicata la piazza in ricordo della vittoria dei cittadini locali sull’esercito mercenario del Conte Lando nel Trecento. Poi nel corso dei secoli successivi sono stati eretti tanti palazzi signorili e nobiliari, tra cui Palazzo Torriani, di cui ancora oggi si ammirano facciate e talvolta anche gli interni, mente il bel Teatro degli Animosi, risalente alla fine del XVIII secolo, in stile dorico-toscano, testimonia quanto fosse sentito il bisogno di cultura: il suo nome quello dell’ Accademia che rappresentava le famiglie gentilizie locali. Anche il Maestro Riccardo Muti vi ha diretto un concerto per celebrare la sua riapertura.
L’Eremo di Gamogna delle suore che aprono strade
Queste sono le settimane pi belle per seguire i sentieri intorno al Passo della Colla di Casaglia, per scoprire il Mugello, camminare sui tratti della Via Romea Germanica, dell’Alta via dei Parchi al confine con il Parco delle Foreste Casentinesi, oltre che per provare l’ebbrezza di rivivere le emozioni dell’Alighieri lungo quel Cammino di Dante inaugurato da poco tempo. Ed interessante anche raggiungere l’Eremo di Gamogna dove vivono le suore che hanno sistemato quasi da sole la strada di accesso. Di ritorno dai trekking paesaggistici e religiosi, dopo essersi addentrati in quelle autentiche foreste di castagni chiamate marronete — il Marron Buono di Marradi fa parte del Marrone IGP del Mugello e la popolazione locale ha lottato strenuamente, riuscendo a ottenere la riapertura della fabbrica locale tornata allo storico proprietario Gaetano De Feo, — che ispirano le tante benemerite iniziative dell’Associazione Strada del Marrone, ci si rilassa ai bordi del fiume Lamone e nella piscina orlata da alberi e cinta dai colli. Leggendo naturalmente e piacevolmente Dante e Dino.
VIVERE A MARRADI
Marradi fa parte amministrativamente della Citt Metropolitana di Firenze, e dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello (www.mugellotoscana.it). Era situato nell’area della Linea Gotica durante la Seconda guerra mondiale perci venne parzialmente raso al suolo. Nella frazione di Crespino del Lamone, fu compiuto un tremendo eccidio nazifascista nel luglio del 1944: nell’Ossario locale ogni anno avviene la commemorazione di quel tragico evento ed stato realizzato Il cammino della Memoria. Da Marradi si pu raggiungere a piedi anche il Lago di Ponte nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
9 luglio 2022 (modifica il 9 luglio 2022 | 19:31)
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