Sempre di più il lavoro a maglia – o knitting visto che tanto ci piace l’uso dei termini inglesi – è vissuto non solo come semplice passatempo ludico/creativo, ma anche come strumento per le persone che hanno bisogno di rilassarsi, magari dovendo gestire un momento di stress o un periodo complesso, come quello che stiamo vivendo.
A dimostrarlo numerosi studi effettuati negli anni da sociologi, ricercatori e psicologi. Val la pena riportare, ad esempio, quello** di** Knit for Peace (2018), onlus britannica che raccoglie nel Regno Unito circa 15mila appassionati del lavoro a maglia.
Secondo l’85% degli intervistati, il knitting li aiuterebbe a rilassarsi e secondo un 30% di questi contribuirebbe a ridurre la pressione sanguigna, oltre che a contrastare la depressione e a distrarre da eventuali malesseri.
Il movimento ripetitivo della maglia, che si traduce in sciarpe, maglioni, guanti e complementi d’arredo, fa sì che il cervello rilasci endorfine, i ben conosciuti ormoni del benessere.
In base all’indagine, è poi emerso che lavorare a maglia riduce l’ansia, stimola gli emisferi cerebrali e rallenta il declino delle capacità cognitive.
E muovendo ripetitivamente e continuamente le mani, si ridurrebbero anche i rischi di artrosi e di altri problemi molto comuni, come l’infiammazione del tunnel carpale**.**
Sono inoltre numerosi i benefici sullo stato d’animo di chi lavora ai ferri, perché il confezionare un prodotto con le proprie mani aumenta l’autostima, grazie anche a dei processi di socializzazione più veloci ed efficaci.
Lavorare a maglia inoltre attiva le aree del cervello deputate al pensiero e alla meditazione, ed è per questo che da molti è definito il “nuovo yoga”. Nello yoga, infatti, la meditazione è uno degli otto pilastri. Una mente meditativa favorisce il fluire delle energie e porta al rilassamento fisico. Secondo specifici studi, poi, anche il movimento degli occhi che segue il lavoro del filo sulla maglia, tra ferro e ferro, da un lato all’altro, può essere un aiuto: quello stesso movimento oculare è una tecnica utilizzata nello yoga.
Un altro studio, condotto dal Benson-Henry Institute for Mind-Body Medicine al Massachusetts General Hospital, ha rilevato come l’atto del lavoro a maglia abbassi la frequenza cardiaca in media di 11 battiti al minuto, provocando uno stato di rilassamento.