I brand beauty delle star: perché i consumatori li stanno boicottando
L’ultimo in ordine cronologico ad annunciarlo è stato l’ex cantante dei Take That: Robbie Williams lancerà una linea di skincare chiamata Hopeium, marchio depositato in UK e in USA, che comprenderà detergenti, sieri e creme viso, e anche profumi.
Ma ne sentivamo davvero la necessità? Cosa avrà di così speciale la linea beauty di Robbie Williams per conquistare i consumatori in un mercato saturo di decine e decine di beauty brand creati dalle celebrities?
In principio furono i profumi, prerogativa delle pop star: dalle numerose – e amatissime – fragranze di Britney Spears (da Fantasy a Curious, con i loro pack in tonalità pastello impreziositi con brillantini e strass), a quelle di Jennifer Lopez (come Glow in tutte le sue numerose varianti), fino ai profumi di Ariana Grande, che sono stati un grande successo qualche tempo dopo. I primi anni 2000, fino al decennio successivo, sono stati costellati da creazioni olfattive di grande successo, dove le star prestavano il loro nome, il loro volto, e regalavano l’illusione che chiunque avrebbe potuto profumare come loro.