Una volta terminate le vacanze, non ci resta che mantenere il nostro perfetto colorito abbronzato, cercando di farlo durare omogeneo il più a lungo possibile, lasciando sulla pelle una traccia del relax ormai andato. Potrebbe esserci però un ostacolo tra noi e il nostro obiettivo, ovvero una leggera acne post-sole, che non tocca soltanto gli adolescenti ma anche gli adulti. In questo caso si tratta di cosiddetta acne tardiva, le cui cause possono essere stress, alimentazione scorretta, ormoni ballerini, e stile di vita non perfettamente ordinato, tutti elementi che possono tranquillamente verificarsi in viaggio, quando allentiamo un po’ la presa. Oppure potremmo essere di fronte a una acne aestivalis, nota anche col poetico nome di acne di Maiorca: a causarla un’improvvisa e intensa esposizione al sole o una degradazione ai raggi UV di alcuni ingredienti di creme viso o solari. Si manifesta soprattutto tra le donne tra i 25 e i 40 anni con un passato acneico.
Per prima cosa è sempre meglio farsi visitare da un dermatologo poiché bisogna individuare la causa esatta per poi agire di conseguenza, ma in generale il consiglio è quello di detossinare il corpo, a partire dall’alimentazione. È sempre una buona idea e in questi casi ancora di più: gli effetti li vedremo sulla pelle soprattutto se abbiamo notato un aumento della produzione di sebo. Il processo infiammatorio andrà diminuendo, quindi noteremo meno segni, rossori e lucidità.
Acne post-sole: coccolare la pelle e non avere fretta
Spesso pensiamo che il sole asciughi le imperfezioni e cancelli ogni segno, in realtà il suo effetto è momentaneo: si riduce drasticamente la produzione di sebo, che può portare e un eccesso di secchezza, che però una volta cessata l’esposizione tornerà quella di prima, creando accumuli e impurità. Se notiamo quindi questa acne post-abbronzatura, andiamo con una detersione specifica con prodotti purificanti ma lenitivi, non troppo disseccanti, così come puntiamo sull’esfoliazione chimica con acido glicolico e AHA in generale. Liberando i pori, infatti, automaticamente molti brufoletti e microcisti avranno una via d’uscita. Non può mancare poi ovviamente l’idratazione, che sappiamo essere un elemento chiave per tutti i tipi di pelle, anche quella più grassa: non dobbiamo lasciare la nostra pelle disidratata, a maggior ragione dato che l’esposizione al sole già tende a seccare, mandandola in difficoltà. Idratiamo e continuiamo a proteggerla con la protezione solare.
Un altro consiglio per combattere l’acne post-sole e quella di agire in maniera localizzata sui singoli brufoli, utilizzando per esempio prodotti astringenti e antibatterici come il tea tree oil o lozioni a base di solfato di rame o solfato di zinco (chiedere sempre al medico), e rivedere la propria alimentazione, in particolare integrando lo zinco, principio attivo fondamentale per limitare i processi infiammatori e quindi lenire da dentro anche la pelle. Non dimentichiamoci poi di curare le cicatrici lasciate dall’acne, aiutando la pelle a velocizzare il processo senza però lasciare segni. Ottimi rimedi naturali sono l’aloe vera e succo di cetriolo, utili per ridurre i rossori, calmare le irritazioni e favorire così la cicatrizzazione.
Ma la cosa più importante quando si cura l’acne è quella di avere pazienza: la pelle ha bisogno dei suoi tempi per rimarginarsi e tornare alla normalità, soprattutto dopo un lungo periodo fuori casa, lontani dalle proprie salutari abitudini. Date il tempo di resettare e trovare il proprio equilibrio, solo così potrà essere di nuovo compatta e liscia.
I prodotti da provare contro l’acne post-sole
This content is created and maintained by a third party, and imported onto this page to help users provide their email addresses. You may be able to find more information about this and similar content at piano.io