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La startup della rigenerazione urbana collaborativa Tulou incassa 5,5 mln euro da family office e fondi

Tulou, startup specializzata in rigenerazione urbana, che promuove e gestisce soluzioni residenziali innovative, che mettono al centro l’esperienza dell’abitare e il benessere psico-fisico dei residenti attraverso la collaborazione e la riscoperta del senso di appartenenza a una comunità, ha chiuso un round di investimento da 5,5 milioni di euro, guidato da PFC, family office della famiglia Marzotto, insieme ad altri family office e investitori privati tra cui Wellness Holding di Nerio Alessandri, fondatore di Technogym; Storm della famiglia Corti; il gruppo Colombini; Ithaca Investments, family office di Luigi Berlusconi, guidato dall’ex JP Morgan e Mediolanum Giorgio Valaguzza; la Fidim della famiglia Rovati; la Ghilo di Angelomario Moratti; Gellify, Azimut Digitech Fund e Invictus Capital.

Si tratta di investitori che in molti casi sono vecchie conoscenze del cofounder e ceo Andrea Colombo, anche cofounder di U-Start, di cui è stato ceo sino a fine 2020.  U-Start, partecipata da Kairos Investment Management (si veda altro articolo di BeBeez) e da Angel Capital Management, holding di investimenti di Angelo Moratti, erede della famiglia di petrolieri della Saras, è una società di advisory specializzata nel facilitare il matching tra società dei settori tech e digital e investitori privati italiani e internazionali (famiglie del calibro dei Marzotto e  appunto dei Moratti e vari family office). Ma Milano Investment Partners sgr, dove  Colombo è poi passato a inizio 2021, è partecipata da Angel Capital Management (si veda altro articolo di BeBeez). Colombo siede inoltre nei consigli di amministrazione di Colombini Group e delle startup Artemest e Chef in Camicia.

Gli stessi  investitori PFC e Storm sono due dei partner con i quali Tulou sta promuovendo i suoi primi progetti. A questi due partner si aggiunge il terzo che è Barings Real Estate, che a fine aprile ha annunciato la sua  prima operazione nel mercato italiano residenziale, per conto del fondo Barings Real Estate European Value-Add Fund II (BREEVA II), acquisendo un complesso adibito a uffici ma attualmente in disuso nel quartiere Bovisa a Milano,  che sarà completamente ristrutturato e trasformato in immobile residenziale nell’ottica di una futura locazione delle unità presenti (build-to rent o BTR) (si veda altro articolo di BeBeez).

Fondata da Andrea Colombo, Vittorio Mauri, Santo Bellistri e Linda Maroli, la startup prende il nome dai “tulou”, abitazioni contadine collettive edificate in Cina tra il XV e il XX secolo, diventate nel 2008 Patrimonio Unesco, punta a coniugare tecnologia, comunità e progettazioni degli spazi interni. Gli immobili di Tulou, quindi, si caratterizzeranno sia per i diversi servizi e spazi comuni a disposizione dei propri residenti come la palestra, il co-working, i terrazzi con orti e piscine, le cucine condivise, la sala cinema, sia per un concept fortemente influenzato dalla concezione di spazio come luogo per favorire la crescita armoniosa dell’individuo e delle relazioni sociali che avvengono al suo interno.

Gli immobili dei primi tre progetti di Tulou sono tutti a Milano e saranno riqualificati e messi sul mercato tra la metà del 2023 e l’inizio del 2024 per un totale di 350 unità tra appartamenti e stanze.  Il primo immobile, progettato dallo studio internazionale Arup, sarà inaugurato nell’estate del 2023 in viale Monza, all’interno del quartiere Nolo, il nuovo urban district nell’area nord-est di Milano. I prossimi progetti saranno poi anche in altre città come Roma, Bologna, Firenze e Torino.

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