Alla Gazzetta: «Fiorentina e Sassuolo? Hanno messo il gioco al centro del progetto, in una nazione in cui il gioco è considerato un elemento astratto».
Db Reggio Emilia 06/02/2016 – campionato di calcio serie A / Sassuolo-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport
nella foto: Arrigo Sacchi
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport online come dopo ogni weekend di campionato, Arrigo Sacchi parla della corsa scudetto. Sul Napoli, che ieri ha perso al Maradona contro la Fiorentina:
«Il Napoli? Loro vincono una partita e si rilassano, capita a tanti, è capitato anche alla nazionale italiana. Quando ti rilassi…».
Sul Milan che non segna più:
«Il Milan sta facendo un miracolo. Bisogna solo dire grazie. Dobbiamo imparare ad avere la capacità di giudicare quando i giocatori danno tutto quello che possono, anche ieri, correvano, ma correvano male, non sono più coordinati nei movimenti, stanno vivendo momento di stanchezza. Leao è ancora acerbo, anche se ha delle grandi qualità, queste non sono confortate da uno spirito battagliero. Nel caso in cui il Milan vincesse lo scudetto sarebbe un miracolo e i miracoli lasciamoli fare al Signore».
Su Fiorentina e Sassuolo, che non smettono di ottenere risultati in campionato.
«Fiorentina e Sassuolo hanno messo il gioco al centro del progetto in una nazione dove il gioco è un elemento astratto e pochi lo mettono al centro, non c’è da meravigliarsi che vanno bene, è quello che fanno anche le grandissime squadre. Se vediamo Manchester City e Liverpool, il loro è un calcio molto diverso da quello cui siamo abituati. La Juventus? E’ individualmente troppo più forte delle altre, anche come organizzazione societaria e potenza economica, ma non ha il gioco al centro. E’ come un film in cui al centro ci sono gli attori e non la trama».