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Stephanie Glitter svela come realizzare un make-up da Drag Queen

I passaggi sono davvero tanti. Tantissimi Tenere il conto di tutti i prodotti che usa non è davvero facile. Diversi tipi di fondotinta, di ciprie, di highlighter, di ombretti e di eyeliner. 

Inizia dai capelli, spazzolandoseli bene e legandoseli in una coda molta tirata. Poi prende i tiranti e e la colla e li fissa sulle tempie e poco più in basso per liftare la pelle «come un tamburo», dice. Stephanie però è giovane, ha 28 anni e nessun segno del tempo. Ma fa lo stesso: tirare la pelle in quel modo, fa parte del personaggio. Danno fastidio i tiranti?, le chiedo: «Sì certo. E tirandoti un po’ gli occhi, ti danno una visione distorta. Dopo due ore, non ne puoi più». E quanto riesci a tenerli? «Anche 8 ore».

Essere Stephanie Glitter, quindi, non è semplice. È laborioso e anche faticoso. E poi bisogna conoscere bene le regole e le tecniche del trucco.

«Il mio drag è molto ibrido. Mi piacciono le caratteristche del make-up drag, quindi occhi molto grandi, la bocca pronunciata, ma mi piace anche avere un balance rispetto alla pelle».

Stephanie è anche un make-up artist («la mia musa è Pat McGrath», dice). Ha studiato make-up nella scuola di trucco della Scala e ha cominciato a truccarsi «perché dopo il corso volevo esercitarmi, mettere in pratica quello che avevo imparato. Ho provato prima sui volti di tutte le mie amiche. Le truccavo in modo esagerato e loro erano sempre lì, disponibili. Hanno dato prova di grande amicizia. Ma, a un certo punto, ho iniziato a sperimentare su me stesso… ». Così dopo un po’ è nata Stephanie Glitter. 

«Il trucco di Stephanie è un’evoluzione durata 10 anni, ma matta come sono, sono sicura che contrinuerà a evolversi».

E continua: «Il trucco viene spesso considerato solo come uno strumento “abbellente”. Ma il trucco è un accessorio posticcio. È una maschera, un’estensione di quello che vogliamo comunicare o di come vogliamo sentirci»

Fondotinta dopo fondotinta, mano a mano il suo viso diafano si trasforma in vamp. Alla fine, è splendida. Una star. Sempre ironica. Sempre pronta a essere leggera. A giocare. Con la sua immagine, con gli stereotipi, con il trucco.

«È ok non essere perfetti», dice. «Dobbiamo accettarci. Se non ci accettano gli altri, problemi loro».

In questo episodio di Beauty Secret, Stephanie ha creato «un trucco  ispirato ai look anni Novanta: Gianni Versace e le top model. È il mondo che ispirato anche Stephanie», racconta. E creando questo look, Stephanie ci ha dato tante lezioni di trucco. Tanti tips inediti. Ma ci ha dispensato tanto ironia. E una lezione di libetà. Non perdetelo!

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